

CARLO GRILLI
I SANTI DIFENSORI
SAGA FANTASY
Che cos’è la fantasia? Come e da dove inizia la creatività? Quale è la molla segreta che visione ti dà e fa scattare l’idea e perché questo avviene? Chi ciò non ha mai provato non può capire... ed è altrettanto difficile spiegare.
In gioventù mi sono spesso cimentato nella narrativa; erano solo brevi racconti di fantascienza: storie da leggere in dieci minuti o poco più. Però il vero fine era creare un libro che potesse catturare il lettore per trasportarlo in un mondo irreale.
Con il passare del tempo e della mia spensierata giovinezza, quel desiderio è svanito, o forse sarebbe meglio dire rimasto celato. Poi, molti anni dopo, passeggiando in solitudine presso la Spiaggia dei Sassi Neri alle pendici del Conero, di colpo, la mia mente si è accesa.
Andava in scena, in quel fatidico giorno di febbraio, un tardo ma mite pomeriggio: un crepuscolo che donava splendidi colori all'orizzonte marino. Il sole stava tramontando e il mare lambiva l'arenile: borbottava, sembrava volesse parlami. Sono stato ispirato da quel mormorio, una luce interiore mi ha illuminato: tutto ha preso vita. Il pensiero spaziava libero e finalmente avevo visione di ciò che potevo realizzare. Immaginavo l'antica Rocca di Sirolo sotto assedio e intravedevo, sulle sua mura, personaggi eroici che la difendevano: cavalieri impavidi, paladini votati al Bene. Ricordo di essere rientrato a casa immediatamente perché dovevo subito pianificare il lavoro... e così, dopo circa sei mesi, ha avuto i natali la mia prima opera.
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Il Drago e le Cinque Stelle

STORIA LEGGENDA E FANTASIA
Benvenuti nella terra dei Santi Difensori, i soldati del Bene: uomini e donne senza paura nelle cui vene scorre il sangue di Siriele la Cinquestelle: angelo guerriero creato dall'Onnipotente per combattere i demoni e difendere l'umanità dai mostri del Male.
Ora fate parte degli eletti, anche voi avrete l'onore d'unirvi all'arcaica setta per contrastare il maligno e suoi adepti. Adesso, che vi piaccia o no, sarete alleati della Confraternita e il celato mistero vi sarà svelato.
DAL SEGRETO VANGELO DEI SANTI DIFENSORI
"LA CREAZIONE DELL'ANGELO"
Nel controllato caos dell'immenso universo, l'Onnipotente, il Grande Architetto, creava nuvole di luce e nuove stelle.
Fra le moltitudini di queste ne scelse cinque, le più piccole e influendo nelle dinamiche celesti deviò le loro traiettorie avvicinandole, per poi alla fine farle scontrare.
Da quel lucente ed esplosivo ammasso di energia, il Creatore plasmò il nuovo Angelo.
La neonata celeste figura, ancora avvolta nell'azzurra e accecante luce, prese subito coscenza del suo mandato e ringraziò l'Onnipotente di averla creata.
Nell'immensa, materna e calda luce del paradiso, al cospetto degli Arcangeli e dei suoi fratelli Angeli, Lei fu presentata alle moltitudini di anime dei Santi e degli uomini miti e giusti che, per l'occasione, la stavano aspettando per poterla ammirare.
Dio, in tutto il suo splendore, dall'alto del suo trono immerso nella potente luce delle stelle, comunicò a tutti il di Lei nome.
L'Angelo con sembianze femminili, creato dalle cinque stelle, fu chiamato Siriele... e così tutti conobbero il suo nome.
PREGHIERA DEI SANTI DIFENSORI
Per le lacrime versate, per le ferite arrecate e per tutte le innocenti vite troncate e calpestate, noi ti giuriamo di rendere giustizia alle donne e agli uomini che nel tuo nome difendiamo.
Guidaci oh Signore, nella battaglia, libera la forza dell'Angelo e conduci il tuo esercito alla vittoria.
Le Pietre di Nazaret

DAL SEGRETO VANGELO DEI SANTI DIFENSORI
"LA PROFEZIA DELL'ANGELO"
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A te, figlio mio, io faccio profezia, affinché tu possa tramandare alla tua prole ciò che il Creatore a me concesse di sapere.
Verranno giorni in cui, dagli agitati mari delle religioni, stolti sovrani le loro armate muoveranno: violenza e morte arrecheranno.
Il germe dell’odio inonderà la terra di sangue e l’onda di distruzione, senza scernere il buono dal cattivo, come tempesta violenta si abbatterà… poi, per numerose lune, falsa quiete sarà.
Arriverà quindi un mattino di neve copiosa in cui, tra le viscere della montagna, i fuochi nei camini della mia sala crepiteranno: alte fiamme si leveranno. Là, fra quelle occultate pareti di pietra da sacre spade protette, giovani paladini io forgerò. Lì, in quel dì, una novella lama a me sorriderà… e sarà dunque quello il tempo d’andare.
Nei lidi rossastri d’oriente, il nuovo seme radici assai salde porrà… così, senza ferire, la casa dell’Addolorata sopra le acque viaggerà.
Lassù, accarezzata da nuvole, luccicanti ali bianche la sorreggeranno, mentre, onde indicare il cammino, nelle buie sponde lontane molti falò saranno accesi… e per la gente di fede ciò sarà gioia ma anche grande mistero.
L’amore prevarrà sull’odio dell’indomabile cavaliere nemico che, redento da vero pentimento, chiederà all’Eterno il perdono… come fiume al mare, verso il Bene lui confluirà.
Poi, dal mio angelico sangue donato, nuovi invincibili guerrieri saranno plasmati… essi tempo non conosceranno.
Potere su di loro la Nera Signora non avrà… giovani e forti a lungo vivranno, per vigilare, proteggere e custodire.
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CERIMONIALE D'INVESTITURA DEI GUERRIERI DELL'ANGELO
Non dare spazio all'odio! Non ascoltare la voce della vendetta quando affondi l'acciaio! Non è di odio e vendetta che deve nutrirsi la tua anima ma di amore e giustizia. Per questo motivo combatti solo per cause giuste! Sii la mano dell'Angelo che punisce e non del demone che dell'altrui dolore gioisce! Proteggi gli umili e gli indifesi! Fai da scudo alle angherie! Poni il tuo braccio al servizio del debole, sii sempre giusto nel giudicare e nel dubbio ascolta il tuo cuore!
La Luce del Paradiso

Dormi e riposa, oh, invincibile e intrepido guerriero.
Tu, che un tempo mi eri ostile, ma che ora sei mia fidata spada, dormi il sonno del giusto.
Tu, che non temi più la luce del sole e attendi su questa nave l'aurora e i suoi bagliori, riposa e nel tuo sonno sogna, ma in questo sogno destati! Perché per te, in esso, io reco una lieta novella: un dono, un celeste dono.
Un erede a te sarà concesso: un essere di luce, un discendente alato, che i popoli del mondo con i suoi poteri guiderà .
Dall’acqua e dalla terra la bambina sorgerà e in essa il Sacro sangue scorrerà .
Te e la tua angelica sposa, Padre e Madre ella chiamerà e per mezzo del tuo amorevole morso, le rughe del tempo non conoscerà .
Tre anni, ogni cinquecento, crescerà , fino al giorno in cui la tua lunga e terrena vita cesserà e il tuo spirito, felice, verso la luce viaggerà … e quando la Fanciulla delle Stelle genitori più non avrà , dall’ultimo immortale protetta e difesa sarà .
Sii felice Principe del Drago, impavido e retto guerriero… dormi e riposa, la nuova alba presto verrà .
Narrava un'antica leggenda, ma leggenda non era, che secoli e secoli fa, molto prima della nascita di nostro Signore, viveva nelle limpide acque del mar Mediterraneo una bellissima sirena: il suo nome era Minea...
Lontano dalle adriatiche sponde, laggiù oltre la Terra Santa, nonostante fossero stati sconfitti, i maligni non si erano dati per vinti e si stavano riorganizzando in gran segreto. Il loro nuovo capo aveva chiamato a raccolta i restanti malvagi: unendo tutte le forze, avrebbe dato battaglia. Costui, infatti, stava preparando una flotta con lo scopo di aggredire i difensori del Bene… Ma andiamo per gradi. Questa nuova storia che sto per raccontarvi ebbe inizio, ancora una volta, nelle vette dell’Italia Centrale.
In quel freddo mattino di febbraio, un timido sole si accingeva a spuntare e il balenare dell’alba irradiava le bianche cime della Maiella… era l’anno del Signore 1205.
Le Montagne delle Fate

Apriti a me, Porta Incantata!
Lasciami e entrare nel Regno di Alcina...
"Vedo, sento e prevedo, tutto posso con l’antica e potente magia e nel sortilegio io credo.
L’alfa e l’omega io sono su queste montagne e da tempi remoti nel ventre di esse io vivo.
Immenso potere mi è stato concesso, ma il mondo di fuori, per mia sola colpa, a me è stato negato; io sono colei che scruta nel fato..."
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DAL SEGRETO VANGELO DEI SANTI DIFENSORI​
“LA PROFEZIA DEL NUOVO GUARDIANO”
Prepararvi allo scontro finale io devo: il Maligno da sette lame incantate e dal Sacro Pugnale trafitto sarà… e voi, Sacri Guerrieri che da me discendete, questo farete.
Accadrà un dì, nei giorni di gelo dei tempi a venire, che dalle aspre montagne, una nuova creatura dal morso del lupo nascerà.
Nel bene e dal bene la sua mente sarà forgiata e con vigore, la di lui vita allungata.
La cinica voce di colei che ha l’occhio nel fato, possente e imperiosa si manifesterà e un’equa richiesta alle angeliche spade, come obolo chiederà, perché da morte certa un mio figlio lei strapperà.
Al suo oracolo, l’Immortale peloso parole assai amare dovrà sentire, dolorosa partita per il suo aiuto la Maga vorrà: un giovane Lupo per farne suo difensore, ella in cambio vi chiederà.
Il sangue che m’appartiene, per mia volontà e desiderio, tenzone con essa non voglio che abbia.
Nessuna lama o azione di forza verso colei che scruta il futuro, ma atto di fede e d’amore, per farla amica e alleata… questo è il mio auspicio e questo avverrà.
E sarà quella potente creatura un nuovo guardiano e il suo nome “Spada di Zanna”.
La Fata silvana

"Lodato sii, mio Signore, con tutte le Tue creature"
Là sulla costa piatta, quando la rupe dalle spiagge sale rompendo la monotonia del litorale, s’adagia fiera quella città che ha nome Ancona, dai greci edificata che anche Dorica è chiamata.
Poco più a sud di questa bella urbe, quasi ad afferrar con mano, tanto è vicino, si erge un promontorio ricco di selva e solitario, che quasi come un gomito, facendo angolo e dividendo brezze, sul blu si posa.
Mi è cara assai questa verdognola montagna che, nello sguardo di chi sa guardare e un po’ sognare, ha come forma di balena e che, da remoti tempi, Conero è detta...
Guarda e gioisci, ciò che vedi è il mio regno, un luogo incantato: il Reame di Madre Natura… sii mite e cortese e di me non dovrai avere paura.
Però presta attenzione, stai accorto! Non devi maltrattare la selva né a lei fare torto.
Qui, nel ventre della boscaglia, dove il muschio le cortecce ricopre e accarezza, non arriva neanche la brezza… una volta che entri più non ne esci se io non voglio, qua non si raccoglie neanche un fungo e non si strappa foglia o trifoglio.
Questo è il cuore della foresta, un sito dove impera da sempre magia: io non ti nego l’accesso, ma se tu sei un uomo malvagio e al bosco rechi dolore, potresti anche perire per mano mia.
Quindi t’avverto, abbi riguardo, o da qui vattene via!
la Fanciulla delle stelle

" Di giustizia sarà ella foriera...
verrà il tempo dell'Alata Guerriera "
Il conflitto totale ormai da tempo imperava; un magro e triste Natale era appena passato e gennaio da poco iniziato… era l’anno del Signore 2032.
Lassù, sulle vette ghiacciate baciate dalla gelida brezza, una nuvola densa, occultando ogni cosa, la sommità del Monte Sibilla copriva: sembrava una nebbia argentata, un fumoso mantello che a tratti brillava.
«Vento fatato, alito errante, poni il tuo soffio su queste montagne e ogni cosa scherma all’istante! Ancelle fidate, a valle scendete e i nostri amici laggiù proteggete! Conduceteli al tunnel velato e da lì scortateli sino al Regno Incantato!» Enunciava la Maga Sibilla rivolta alla brezza e alle sue fate. Poi, guardando colei che sugli animali del bosco imperava, ella di nuovo parlò:
«Sali alla grotta, oh mia adorata fanciulla! Rimuovi il sigillo e riapri l’antico passaggio! Temo assai per colui che deve arrivare: qualcosa accadrà ed egli da solo si troverà.
Quel soffitto bigio che neve alla terra montana aveva appena elargito, ora mutava. Il vento era cambiato, adesso soffiava da oriente e stava spazzando via le fitte nubi… ma la luce moriva e il buio iniziava: oscura era ormai la vallata.
Una luna maestosa, appollaiata in uno spicchio di cielo tra il Pizzo del Diavolo posto a destra e il versante del Monte Vettore a sinistra, splendeva radiosa. Candida e piena era Selene, lume donava, irradiava la lunga Piana della Gardosa che completamente ammantata di fiocchi, in una quiete assoluta, ammaliante e fiabesca appariva.